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Smaltire Rifiuti Speciali

Le attività giornaliere svolte dalle persone sia in casa che negli uffici e nei posti di lavoro producono rifiuti che devono essere smaltiti. I rifiuti sono classificati secondo le diverse tipologie, ad iniziare da quelli urbani, “RSU”, a quelli speciali ed a quelli pericolosi.

Quali sono i processi per smaltire rifiuti speciali?

Smaltire Rifiuti Speciali: Le Fasi Dello Smaltimento

Per capire come smaltire rifiuti speciali bisogna innanzitutto identificarli. I “RS”, ovvero i rifiuti speciali, comprendono i rifiuti delle lavorazioni artigianali, commerciali, agricole e industriali, ma vengono considerati tali anche quelli composti da materiali provenienti da scavi, costruzioni e demolizioni, quelli prodotti da case di cura e da ospedali, i macchinari ed i veicoli obsoleti e i residui che derivano dal trattamento dei rifiuti solidi urbani e delle acque reflue civili, come ad esempio i residui degli impianti adibiti al riciclaggio, i fanghi di risulta e le scorie di incenerimento.

La prima fase dei processi per smaltire rifiuti speciali è quella della raccolta, a cui segue il trasporto che per i rifiuti solidi avviene per mezzo di autocarri dotati di cassone, mentre per quelli liquidi è necessario utilizzare delle autocisterne. Questi rifiuti vengono poi trattati per il recupero delle risorse energetiche. Il trattamento può essere eseguito, a seconda delle varie tipologie dei rifiuti, per mezzo di una trasformazione termica, chimica o meccanica. Il trattamento che va per la maggiore è quello che prevede la termodistruzione, che garantisce anche il recupero di energia, con una precedente selezione in modo da indirizzare verso il trattamento finale solo i materiali idonei per quel processo.

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Smaltimento Rifiuti Speciali: Altri Processi

Smaltimento Rifiuti SpecialiUn altro tipo di smaltimento rifiuti speciali è quello del compostaggio, che permette di trasformazione le “frazioni organiche” umide nel compost. Altre componenti dei rifiuti speciali come quelli che provengono dalla raccolta differenziata vengono suddivise e in parte recuperate, come ad esempio il ferro, l’alluminio e la plastica o materiali di pregio. Grazie ai trattamenti viene anche eliminato l’eventuale grado di pericolosità dei rifiuti.

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Le Variazioni Entrate In Vigore Per Smaltire Rifiuti Speciali

Smaltire I Rifiuti SpecialiCon il D.Lgs. 116/2020, sono state introdotte alcune novità in materia di gestione dei rifiuti, che sono poi entrate in vigore dallo scorso 1 gennaio. In base a queste modifiche le aziende che producono rifiuti speciali non hanno l’obbligo di rivolgersi ad un soggetto pubblico per il “conferimento” dei propri rifiuti, ma possono anche scegliere di rivolgersi ad un soggetto privato. In questo caso però non sono comprese tra quelle a cui è destinata la “corresponsione della componente tariffaria” rapportata al quantitativo dei rifiuti conferiti. Le aziende che conferiscono i loro rifiuti ad un soggetto pubblico restano vincolate al rapporto con l’operatore prescelto per almeno cinque anni.

In definitiva interrompere il rapporto con un soggetto privato è possibile in qualsiasi momento, mentre quello con un soggetto pubblico non può essere fatto prima del periodo di 5 anni. Le novità riguardano anche l’attribuzione dei “Codici dei Rifiuti”, che sarà effettuata secondo le nuove linee guida che sono state emesse dal “Sistema Nazionale per la protezione e la ricerca ambientale” e successivamente approvate con un apposito decreto da parte del Ministero dell’Ambiente.