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Pianta di mimosa: come prendercene cura?

La pianta della mimosa è un grande albero che si diffonde in modo spontaneo appartenente alla famiglia delle fabacee. La specie più diffusa di Mimosa è l’Acacia Dealbata, come puoi vedere nell’articolo dedicato sul portale secret-garden.it.

La mimosa si è diffusa in Europa alla fine dell’Ottocento ma prima aveva origini esotiche, infatti proviene dall’Australia. Nelle zone con clima temperato la pianta della mimosa si diffonde in grandi arbusti o in piccoli alberi in terra piena.

L'albero della Mimosa

L’albero di mimosa ha la particolarità di avere un fogliame abbondante, rigoglioso e persistente; le foglie sono bipennate e possono raggiungere i 12 cm di lunghezza: sono formate da circa venti elementi che a loro volta si dividono in una cinquantina di foglie di piccole dimensioni di colore argenteo, simili a delle piume.

I rami possono essere spinosi mentre la corteccia è liscia e verde brillante nelle piante giovani e diventa grigio scuro o nera con gli anni.

La pianta di mimosa ha una crescita molto rapida e può raggiungere i 4-5 metri; i caratteristici fiori, gialli e molto profumati, sbocciano tra dicembre e marzo. La mimosa inoltre è il simbolo della festa della donna e generalmente viene regalata l’8 marzo.

Albero di mimosa
L'albero di mimosa ha una chioma abbondante, può raggiungere i 4-5 metri ed è caratterizzata da fiori gialli e profumatissimi

Mimosa: la coltivazione

Mimosa coltivazione
La coltivazione della mimosa è piuttosto semplice, infatti cresce spesso in modo spontaneo

Dopo la coltivazione della mimosa in vaso, andrebbe messa a dimora nel periodo tra l’autunno e la primavera, per scongiurare il pericolo delle gelate, che possono essere fatali a un arbusto giovane e di piccole dimensioni. Se la zona è molto fredda, è consigliabile coltivarla in vaso o all’interno di serre fredde.

L’esposizione deve essere in pieno sole e il terreno migliore è con pH acido. Inoltre deve essere umido ma ben drenato. A tal proposito, consigliamo di evitare terreni sabbiosi o argillosi.

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Il terricio ideale è quello universale, possibilmente arricchito con concime organico e piccole quantità di pietra lavica che favorisce il rapido scorrere dell’acqua.

Nei primi anni sono necessari degli interventi di potatura che contengano l’esuberante crescita della pianta: una volta raggiunto un equilibrio della chioma si può ridurre la frequenza degli interventi di potatura della mimosa. È consigliabile effettuarla a fioritura terminata per favorire l’emissione di nuovi getti.

Per curare una mimosa con successo in piena terra dobbiamo scavare una buca larga e profonda che possa ospitare sia le radici della pianta sia un tutore di sostegno. Prima di inserire la pianta, bisogna assicurarsi che sul fondo vi sia uno strato drenante (composto di ghiaia o di pietra lavica).

Una volta ricoperta la buca con il terriccio, compattare e legare il tronco al tutore in più punti. Bisogna poi arricchire il terreno con un concime organico ben maturo ogni fine inverno. 

Per quanto riguarda invece la coltivazione della pianta di mimosa in vaso dobbiamo innanzitutto scegliere un contenitore che sia adeguato a ospitare la pianta adulta: quindi non deve essere inferiore ai 40 cm.

Dopo aver sistemato sul fondo il canonico strato drenante, creiamo un miscuglio di torba e terriccio universale in parti uguali per ricoprire le radici dell’arbusto.

È necessario mantenere il substrato sempre umido; la concimazione deve avvenire con il concime per piante da fiore ogni quindici giorni, da marzo a ottobre, irrigando con regolarità.

Pianta di mimosa in vaso come curarla
La coltivazione della pianta di mimosa in vaso è piuttosto semplice